Nadezhda Krupskaya

Nadezhda Krupskaya (1869-1939) è meglio conosciuto come la moglie di Vladimir Lenin ma era una rivoluzionaria importante a pieno titolo. Il contributo di Krupskaya al bolscevichi incluso lavoro come organizzatore di feste e propagandista. Ha anche dato un contributo significativo alla teoria femminista bolscevica.

Krupskaya è nato a San Pietroburgo da una famiglia in difficoltà che aveva precedentemente vantato titoli nobili e, secondo alcuni resoconti, opinioni rivoluzionarie. Era una studentessa appassionata con un interesse per la letteratura, la storia e la politica.

Dopo aver completato la propria istruzione, la giovane Krupskaya ha lavorato come tutor, insegnando agli operai l'alfabetizzazione e la matematica di base. Durante questo periodo fu anche coinvolta in politiche radicali, unendosi a gruppi di studio marxisti.

La Krupskaya incontrò Lenin nel 1894 e espressero rispetto e ammirazione per il lavoro reciproco. Nel 1896, sia Lenin che Krupskaya furono arrestati per le loro attività politiche ed esiliati in Siberia. Le autorità zariste hanno permesso loro di sposarsi e rimanere insieme in esilio.

Mentre in Siberia, Krupskaya ha continuato a scrivere e diffondere propaganda attraverso la metropolitana. Successivamente, ha accompagnato Lenin a Ginevra e ha fatto parte del comitato editoriale di Iskra

Le opinioni di Krupskaya generalmente erano in linea con quelle di Lenin, ma non sempre. Di tanto in tanto non era d'accordo con lui ed era pronta a dirlo. Forse l'esempio più noto di questo è stato il suo parere pubblicamente espresso che il Rivoluzione 1917 di ottobre è stato effettuato prematuramente.

Gran parte della scrittura e dell'attività rivoluzionaria della Krupskaya riguardava i diritti e lo status delle donne. È stata una co-fondatrice della Giornata internazionale della donna e insieme a Alessandro Kollontai e Inessa Armand, un contributo significativo alla teoria femminista bolscevica.

Dopo 1917, Krupskaya occupava posizioni di rilievo sia nel Partito comunista che nel governo sovietico, in particolare nei settori dell'educazione (dove era vice commissario) e del movimento giovanile sovietico Komsomol.

Dopo la morte di Lenin, la Krupskaya divenne una critica stridente Joseph Stalin, attaccandolo per aver deviato dall'eredità del marito. Il suo profilo di vedova di Lenin le ha permesso di sfuggire alle recriminazioni di Stalin, ma è stata censurata ed emarginata fino alla sua morte nel 1939.

Informazioni sulla citazione
Titolo: "Nadezhda Krupskaya"
Autori: Jennifer Llewellyn, Steve Thompson
Editore: Alpha History
URL: https://alphahistory.com/russianrevolution/nadezhda-krupskaya/
Data di pubblicazione: 16 aprile 2019
Data di accesso: Giugno 02, 2023
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