Jiang Jieshi

jiang jieshiJiang Jieshi (1887-1975, Wade-Giles: Chiang Kai-shek) era il leader del Guomindang, l'Esercito Rivoluzionario Nazionale e la repubblica cinese tra il 1926 e il 1949. Jiang è nato a Zhejiang, nella Cina orientale, figlio di un commerciante di sale di successo. Da giovane, Jiang ha messo gli occhi sulla carriera militare. Si iscrisse all'accademia militare di Baoding, una struttura di addestramento per ufficiali del Nuovo Esercito, quindi si recò in Giappone per ulteriore addestramento e servizio militare. Mentre era in Giappone, Jiang fu coinvolto in gruppi repubblicani e rivoluzionari, unendosi Sun Yixian's Tongmenghui nel 1908. Nel 1911 ritornò in Cina e partecipò alla Rivoluzione Xinhai. Nel 1924 Jiang era comandante della neonata Accademia militare di Huangpu ed era considerato una figura importante nella missione del Guomindang per riunificare la Cina.

Quando Sun Yixian morì nel marzo 1925, il comando dell'esercito di Jiang gli permise di ottenere il controllo del Guomindang, nonostante le affermazioni di leader politici più anziani. Jiang ha comandato la spedizione settentrionale (1926-28) che ha riunificato la Cina e ha portato il Warlord Era fino alla fine. Nell'aprile 1927 sciolse bruscamente il Primo Fronte Unito autorizzando l'arresto e il massacro dei comunisti a Shanghai. Per il decennio successivo, Jiang fu il sovrano della Cina, riconosciuto dal suo partito e dalle potenze straniere, e non seriamente messo in discussione né dai Partito comunista cinese (PCC) o signori della guerra regionali. Lo stile di leadership di Jiang era autoritario e paternalistico, attingendo ai valori neo-confuciani e agli elementi del fascismo europeo.

Durante gli anni '1930 il governo di Jiang fu sfidato dall'aggressione giapponese in Cina, tuttavia, Jiang riteneva che il PCC e i signori della guerra locali costituissero una minaccia maggiore. Criticato per il suo fallimento nel lanciare una resistenza sostenuta contro i giapponesi, Jiang fu rapito da un signore della guerra nazionalista Zhang Xueliang nel dicembre 1936. Come conseguenza dell'Incidente di Xi'an, come questo evento era noto, Jiang fu costretto a formare un Secondo fronte unito con il PCC. Lo scoppio della guerra con il Giappone nel 1937 mise alla prova la leadership di Jiang e suscitò ulteriori critiche, sia da parte dei suoi alleati nazionali che stranieri. Le forze nazionaliste furono infine cacciate dalla Cina dal PCC nel 1949, costringendo Jiang e il suo entourage nazionalista a fuggire a Taiwan. Jiang fu capo del Guomindang e presidente della Repubblica di Cina (Taiwan) fino alla sua morte nell'aprile 1975. La sua leadership in Cina tra il 1927 e il 1949 continua a dividere l'opinione degli storici.


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