1821: ferro caldo e camicia dritta curano l'inquinamento

autoinquinamento
Una sola parola: "Ouch".

Nel 1826, il British Medical Journal Lancetta riferì di un caso di “idiozia accompagnata da ninfomania” trattato con successo da un certo dottor Graefe di Berlino.

La paziente senza nome nacque nel 1807 e rimase apparentemente sana fino all'età di 14 mesi, quando fu colpita da una forte febbre e costretta a letto per quasi due anni. Questa malattia ha messo a dura prova le facoltà mentali della ragazza. Secondo il suo medico d'infanzia non era in grado di parlare e “mostrava inequivocabili segni di idiozia”.

Il deterioramento della paziente continuò fino al 1821, poco dopo il suo 14 ° compleanno, quando la dottoressa Graefe fu chiamata per la prima volta ad assistere:

“Ben presto si accorse che la ragazza aveva un'insaziabile propensione all'autocompiacimento, cosa che eseguiva sia strofinando le estremità su una sedia sia per lo spavento reciproco delle sue cosce. Da questo momento non ci furono dubbi [sul] trattamento del caso ".

Il dottor Graefe ha ordinato un trattamento in tre fasi per l’“autoinquinamento”:

"È stata applicata una benda, in grado di prevenire l'attrito in posizione seduta ... Le è stato messo un panciotto dritto prima di coricarsi e contro l'irritazione mediante l'applicazione di un ferro caldo nelle vicinanze della parte interessata."

Nel giugno 1822 il dottor Graefe, decidendo che non erano stati compiuti progressi sufficienti, eseguì una “escissione del clitoride”. Dopo che la ferita era guarita, la paziente ha avuto una lenta ma costante guarigione, al punto che può "parlare, leggere, fare i conti, eseguire diversi tipi di ricamo e suonare alcuni pezzi facili al pianoforte".

Fonte: Revue Medicale, 1826, cit The Lancet, vol. 9, 1826. Il contenuto di questa pagina è © Alpha History 2019-23. Il contenuto non può essere ripubblicato senza il nostro esplicito consenso. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la ns Condizioni d'uso or contatta Alpha History.