1835: Madman cerca di uccidere il re francese - con 20 pistole contemporaneamente

assassinio
Le disordinate conseguenze della “macchina infernale”

Nel luglio 1835, gli assassini presero di mira il re francese, Luigi Filippo, mentre esaminava le truppe a Parigi. La notizia dell'attentato alla vita del re è stata trasmessa tramite telegramma all'ambasciatore francese:

“Un atto atroce è stato tentato questa mattina durante la revisione [delle truppe]. Il re dei francesi non è stato toccato, sebbene il suo cavallo sia stato ucciso. Nessuno dei Principi è stato ferito. Il duca di Treviso fu ucciso. Diverse guardie, aiutanti di campo e guardie nazionali sono state uccise o ferite. L'atto è stato commesso per mezzo di una macchina infernale posta dietro una finestra ... Parigi è tranquilla e indignata. "

Il leader di questo bizzarro attentato fu Giuseppe Marco Fieschi. Ex soldato e ladro seriale, Fieschi ha scontato diversi anni di lavori forzati nella sua nativa Corsica prima di fuggire a Parigi.

Una volta nella capitale, Fieschi si unì ai politici radicali e iniziò a complottare per l'assassinio del re. Ma a differenza di John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald, Fieschi e i suoi complici non lasciarono nulla al caso. Progettarono e costruirono la loro "macchina infernale": una batteria di 20 moschetti attaccati a un telaio di legno, tutti attrezzati per sparare simultaneamente.

La macchina era puntata verso il corteo reale da una finestra sopraelevata che si affacciava sul Boulevard du Temple. Il lancio della “macchina infernale” si rivelò devastante: uccise 18 soldati, tra cui un maresciallo ed ex primo ministro. Luigi Filippo e gli altri reali non furono feriti gravemente, tuttavia, un colpo colpì la tempia del re e un altro colpì il suo cavallo.

Il ritorno di fiamma della “macchina infernale” mise a dura prova anche Fieschi, che venne colpito alla testa da una scheggia e ustionato gravemente. Fu subito catturato e sottoposto a cure mediche, quindi processato per tentato regicidio. Fieschi e due suoi complici furono ghigliottinati nel febbraio 1836.

Fonte: telegramma all'ambasciatore francese a Londra, 28 luglio 1835. Il contenuto di questa pagina è © Alpha History 2019-23. Il contenuto non può essere ripubblicato senza il nostro esplicito consenso. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la ns Condizioni d'uso or contatta Alpha History.