c.79AD: statuto dei piaceri e delle macchie dell'uomo

Scrittori antichi come Plinio il Vecchio spesso parlavano in modo lirico della statua di Afrodite sull'isola di Knidos (ora nel sud-est della Turchia). Realizzata nel IV secolo a.C. dallo scultore ateniese Prassitele, l'Afrodite di Cnido raffigurava la dea dell'amore completamente nuda mentre si preparava a fare il bagno, ma si copriva con modestia i genitali con una mano.

Gli storici ritengono che l'Afrodite di Prassitele potrebbe essere una delle sculture più influenti dei tempi antichi, dando forma a opere successive e più famose come la Venere di Milo. Ma ai suoi tempi, la forma perfetta e la bellezza erotica dell'Afrodite di Cnido erano leggendarie e attiravano ogni giorno folle di persone.

Secondo Plinio, un uomo era così infatuato di Afrodite che rimase intenzionalmente con lo statuto durante la notte, usandolo per il proprio piacere e lasciando il segno:

"C'è una storia in cui un uomo una volta si innamorò [dell'Afrodite] e, nascondendosi di notte, l'abbracciò, e che una macchia tradisca questo atto lussurioso."

Fonte: Plinio, Storia Naturale XXXVI.iv.21, 79 d.C. circa. Il contenuto di questa pagina è © Alpha History 2019-23. Il contenuto non può essere ripubblicato senza il nostro esplicito consenso. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la ns Condizioni d'uso or contatta Alpha History.