Hébert celebra l'esecuzione del re (1793)

A gennaio 1793 Jacques Hébert, scrivendo Le Père Duchesne, giustificato e celebrato la ghigliottina di Luigi XVI:

“Un'autorità abbastanza potente da detronizzare un re commette un crimine contro l'umanità se non approfitta dell'occasione per sterminare lui e la sua razza bastarda.

Cosa direste di uno sciocco che, mentre lavorava nel suo campo, si è imbattuto in un nido di vipere, eppure si è accontentato di schiacciare solo la testa del padre, e aveva il cuore di gallina abbastanza da risparmiare il resto? Se si diceva: 'è un peccato uccidere una povera madre in mezzo ai suoi figli: tutto ciò che è piccolo è così tenero! Portiamo questo bel nido a casa per far divertire i miei marmocchi. Non commetterebbe, per stupidità, un crimine molto grave? Perché, dannazione, i mostri che aveva resuscitato, e di cui aveva salvato la vita, non avrebbero mancato di ricompensarlo, di morderlo, di sua moglie e della sua stirpe, che sarebbero morti vittime di una pietà mal riposta.

Nessun quarto! Ogni volta che possiamo mettere le mani su imperatori, re, regine, imperatrici, liberiamoli dalla faccia della terra. Meglio uccidere il diavolo che il diavolo dovrebbe ucciderci. Non faremo mai tanto male a questi mostri quanto loro hanno fatto a noi e ci farebbero, dannazione. "