Il cahier della First Estate a Saint-Malo (1789)

Il cahier della First Estate (clero) di Saint-Malo, in Bretagna, ha richiesto diverse riforme radicali, tra cui il voto per capo e la rappresentanza proporzionale per la Third Estate:

"Il clero della diocesi di St-Malo, convocato dal comando del re a considerare i mezzi per promuovere la prosperità del regno, essendo ansioso di rispondere alle intenzioni benevoli del monarca e di dimostrare all'intera nazione il suo zelo in tutto ciò riguarda il benessere pubblico, ha nelle sue varie assemblee redatto il seguente cahier.

Che nell'assemblea nazionale, e in tutte le assemblee politiche nelle province, i voti devono essere conteggiati per capo e non per ordine.

Che sarà stabilito nella stessa assemblea di una legge fondamentale del regno che non sarà imposta alcuna imposta, se non con l'accordo della nazione riunita.

Che in futuro gli Stati Generali si riuniranno a periodi determinati.

Che in ogni riunione degli Stati Generali si renda conto alla nazione dell'utilizzo fatto del denaro pubblico a partire dalla riunione precedente.

Tale richiesta deve essere fatta per la tutela di tutti i diritti, franchising e immunità della nostra provincia della Bretagna.

Che nessun tentativo debba essere fatto sulla libertà di alcun cittadino senza dargli mezzi di difesa proprio nel momento della sua detenzione.

Chiedere l'abolizione della corvee (servizio di lavoro forzato).

Cercare mezzi per proteggere le persone dall'angoscia causata dai diritti signorili relativi a case per piccioni, colombe, guerrieri, caccia, mulini, presse, forni signorili e altri diritti feudali.

Che solo la religione cattolica possa essere esercitata pubblicamente in Francia.

Richiedere mezzi adeguati ed efficaci per offrire ai giovani in città e in campagna un'educazione che sia solida e utile alla religione e allo stato.

Ammissione dei deputati di tutte le classi del clero a tutte le assemblee ecclesiastiche, nazionali e provinciali, nonché alle assemblee politiche di questa provincia; e, in queste assemblee, una rappresentazione proporzionale e adeguata della Terza Proprietà.

Chiedere l'implementazione dei canoni contro il mantenimento dei benefici nella pluralità.

E il clero conclude esortando i suoi rappresentanti negli Stati Generali ad appoggiare con tutto lo zelo possibile ogni altro suggerimento utile che dovesse essere avanzato e che fosse sfuggito alla loro considerazione.