Il re spiega il suo volo per Varennes (1791)

Alla fine di giugno 1791, re Luigi XVI è comparso davanti a un comitato speciale dell'Assemblea costituente nazionale. Ha dato la seguente dichiarazione per spiegare la sua volo per Varennes la settimana prima:

“I motivi della mia partenza sono stati gli insulti e le minacce date contro me e la mia famiglia il 18 aprile. Da allora sono stati pubblicati scritti provocatori che incitano alla violenza contro di me e la mia famiglia, che sono rimasti impuniti. Date le circostanze, credevo che per me a Parigi non potesse esserci sicurezza, nemmeno correttezza.

Ho quindi voluto lasciare la città. Dato che non potevo farlo apertamente, decisi di andarmene di notte e senza alcun seguito. Non avevo intenzione di lasciare il regno in nessun momento. Non avevo alcun accordo a tal fine, né con potenze straniere, con i miei parenti o con nessuno dei sudditi francesi che avevano precedentemente lasciato il regno.

Il passaporto che portavo era necessario per facilitare il viaggio. È stato redatto per un paese straniero, solo perché l'ufficio degli affari esteri non li rilascia per l'interno del regno. Il percorso indicato sul passaporto era per Francoforte e non era nemmeno utilizzato durante il viaggio.

Durante il viaggio mi resi conto che l'opinione pubblica aveva deciso a favore della costituzione. Non pensavo fosse possibile essere pienamente a conoscenza di questa opinione pubblica a Parigi, ma dalle opinioni che ho raccolto personalmente lungo il mio percorso, ero convinto della necessità di dare potere alle autorità stabilite per il mantenimento dell'ordine pubblico, e anche per il sostegno della costituzione stessa.

Non appena ho realizzato la volontà generale, ho agito senza esitazione, proprio come non ho mai esitato a fare un sacrificio personale per il bene della mia gente, che è sempre stato il mio desiderio.

Dimenticherò felicemente tutti i guai che potrei aver sofferto, al fine di assicurare la pace e la felicità della nazione ".