Petizione del Cordelier Club per l'abolizione della monarchia (1791)

Nel luglio 1791 il Cordelier Club ha redatto la seguente petizione all'Assemblea Nazionale, chiedendo l'abolizione della monarchia:

“Eravamo schiavi nel 1789, ci credevamo liberi nel 1790, siamo liberi alla fine di giugno 1791.

I legislatori! Avevi assegnato i poteri della nazione che rappresenti. Avevi investito Luigi XVI con eccessiva autorità. Avevi consacrato la tirannia stabilendolo come un re irremovibile, inviolabile ed ereditario. Avevi sanzionato l'asservimento dei francesi dichiarando che la Francia era una monarchia.

I buoni cittadini si lamentarono e le opinioni si scontrarono con veemenza. Ma la legge esisteva e noi l'abbiamo obbedita, aspettando il progresso dell'illuminazione e della filosofia per portarci la nostra salvezza.

Sembrava che questo cosiddetto contratto tra una nazione che dava tutto e un individuo che non dava nulla, doveva essere mantenuto. Fino a quel momento in cui Luigi XVI era diventato un traditore ingrato, credevamo di avere solo noi stessi la colpa per il nostro lavoro in rovina.

Ma i tempi sono cambiati. Questa cosiddetta convenzione tra un popolo e il suo re non esiste più. Louis ha abdicato al trono. D'ora in poi Louis non è niente per noi, a meno che non diventi nostro nemico ...

La Society of Friends of the Rights of Man ritiene che una nazione debba fare tutto, da sola o attraverso ufficiali rimovibili scelti da essa. [La Società] ritiene che nessun singolo individuo nello stato dovrebbe ragionevolmente possedere abbastanza ricchezza e prerogative per poter corrompere gli agenti dell'amministrazione politica. Ritiene che non ci dovrebbero essere posti di lavoro nello stato che non sono accessibili a tutti i membri di quello stato. Infine, ritiene che quanto più importante sia un lavoro, tanto più breve e transitoria dovrebbe essere la sua durata.

Convinto di questa verità e della grandezza di questi principi, non può più chiudere gli occhi sul fatto che la monarchia, soprattutto la monarchia ereditaria, è incompatibile con la libertà. Tale è la sua opinione, per la quale è responsabile nei confronti di tutti i francesi.

Si prevede che una tale proposta darà luogo a una miriade di oppositori. Ma la stessa Dichiarazione dei diritti non ha incontrato opposizione? Tuttavia, questa domanda è importante per meritare un serio dibattito da parte dei legislatori. Hanno già fallito una volta la rivoluzione a causa della persistente deferenza per il fantasma della monarchia ... agiamo quindi senza paura e senza terrore, e cerchiamo di non riportarla in vita ...

Legislatori, avete una grande lezione davanti ai vostri occhi. Considera bene che, dopo quello che è successo, è impossibile per te ispirare al popolo un certo grado di fiducia in un funzionario chiamato "re". Vi chiediamo quindi, in nome della patria, di dichiarare subito che la Francia non è più una monarchia, ma piuttosto una repubblica. O almeno, aspetta che tutti i dipartimenti e tutte le assemblee primarie abbiano espresso la loro opinione su questa importante questione prima di prendere in considerazione la possibilità di gettare l'impero più bello del mondo nelle catene e nelle catene del monarchismo per la seconda volta.

La società ha deciso che la presente petizione venga stampata, affissa e quindi inviata a tutti i dipartimenti e alle società patriottiche dell'impero francese ".