Un resoconto del massacro di Boston (1770)

Il 12 marzo, una settimana dopo la Massacro di Boston, le Boston Gazette e Country Journal pubblicato un resoconto delle sparatorie e degli eventi che le hanno precedute:

“La sera di lunedì, essendo il quinto, diversi soldati del 29 ° reggimento sono stati visti sfilare per le strade con le loro sciabole sguainate e le baionette, insultando e ferendo il numero degli abitanti.

Pochi minuti dopo le nove, quattro giovani di nome Edward Archbald, William Merchant, Francis Archbald e John Leech scesero insieme lungo Cornhill [Street] e separandosi all'angolo del dottor Loring, i due primi stavano passando lo stretto vicolo che portava a Murray's baracca, nella quale si trovava un soldato che brandiva una grande spada di dimensioni non comuni contro le mura, dalla quale sparava abbondantemente.

Gli faceva compagnia una persona dall'aspetto meschino, armata di un grosso bastone. Edward Archbald ammonì il signor Merchant di prendersi cura della spada, con la quale il soldato si voltò e colpì Archbald sul braccio, poi spinse Merchant e trafisse i suoi vestiti, all'interno del braccio vicino all'ascella, e sfiorò la pelle. Merchant allora colpì il soldato con un corto bastone che aveva in mano… L'altro corse in caserma e portò con sé due soldati, uno armato di tenaglie, l'altro di pala.

Con le pinze ha inseguito Archbald attraverso il vicolo, gli ha messo il collare e lo ha steso sopra la testa con le pinze. Il rumore univa le persone; e John Hicks, un giovane ragazzo ... abbatté il soldato ma lo lasciò rialzare; e altri ragazzi si radunarono, li riportarono alla baracca dove i ragazzi rimasero un po 'di tempo per tenerli dentro. In meno di un minuto dieci o dodici di loro [soldati] uscirono con sciabole sguainate, mazze e baionette e sui ragazzi disarmati e sui giovani che li trattennero per un po 'ma, trovando la disuguaglianza del loro equipaggiamento, si dispersero.

Sentendo il rumore, un certo Samuel Atwood si avvicinò per vedere cosa stesse succedendo e, entrando nel vicolo dalla piazza del molo, sentì l'ultima parte del combattimento. E quando i ragazzi si furono dispersi incontrò i dieci o dodici soldati suddetti che correvano per il vicolo verso la piazza e domandò loro se intendessero uccidere delle persone. Risposero: "Sì, per Dio, radice e ramo!" Con questo uno di loro colpì il signor Atwood con una mazza, cosa che fu ripetuta da un altro; ed essendo disarmato, si voltò per andarsene e ricevette una ferita sulla spalla sinistra, che arrivò fino all'osso e gli diede molto dolore.

Facendo qualche passo indietro, il signor Atwood incontrò due ufficiali e disse: "Signori, qual è il problema?" Mi hanno risposto: "Tra poco vedrai". Subito dopo, quegli eroi apparvero in piazza, chiedendo: "Dove erano le caccole?". Dov'erano i codardi?' Ma nonostante la loro ferocia verso gli uomini nudi [disarmati], uno di loro avanzò verso un giovane che aveva in mano un bastone grezzo spaccato e disse: "Accidenti a loro, eccone uno".

Ma il giovane, vedendo accanto a sé una persona con la spada sguainata e un buon bastone pronto a sostenerlo, alzò il bastone in segno di sfida; e lo superarono silenziosamente lungo il vicolo accanto a Mr. Silsby fino a King Street, dove attaccarono persone sole e disarmate fino a sollevare molto clamore, poi svoltarono per Cornhill Street, insultando allo stesso modo tutti quelli che incontrarono e inseguendo alcuni a loro piacimento. molto porte.

Circa 30 o 40 persone, per lo più ragazzi, riunite in questo modo in King Street, il capitano Preston con un gruppo di uomini con le baionette cariche vennero dalla guardia principale alla casa del commissario, i soldati spingevano le baionette, gridando "Fate largo!" Si piazzarono presso la dogana e, continuando a spingere per scacciare la gente, ne punsero alcuni in più punti, sui quali fecero clamore e, si dice, lanciarono palle di neve.

A questo punto, il Capitano ordinò loro di sparare... arrivando altre palle di neve, disse di nuovo 'Accidenti a te, fuoco, qualunque sia la conseguenza!' Un soldato allora sparò e un cittadino con un randello lo colpì sulle mani con tale forza che fece cadere il fucile; e precipitandosi in avanti, assestò un colpo alla testa del Capitano, che gli sfiorò il cappello e gli ricadde piuttosto pesante sul braccio. Tuttavia, i soldati continuarono a sparare uno dopo l’altro finché non furono sparati sette, otto o, secondo alcuni, undici colpi di pistola”.