Offensiva di primavera, di Wilfred Owen, trasmette l'ipocrisia e la follia di lanciare un grande assalto in primavera, un momento di crescita e rinnovamento:
Arrestato all'ombra di un'ultima collina,
Si nutrirono e, mentendo facilmente, erano a proprio agio
E, trovando comodi pettorali e ginocchia
Dormito distrattamente. Ma molti sono rimasti fermi
Per affrontare il cielo rigido e bianco oltre la cresta,
Conoscere i loro piedi era giunto alla fine del mondo.Stupiti si alzarono e guardarono l'erba lunga turbinare
Alla brezza di maggio, mormorando di vespa e moscerino,
Però l'estate trasudava nelle loro vene
Come la droga iniettata per i dolori delle loro ossa,
Affilati sulle loro anime pendevano l'imminente filo d'erba,
Paurosamente balenò il misterioso vetro del cielo.Ora dopo ora meditano sul campo caldo
E la valle lontana dietro, dove i ranuncoli
Avevano benedetto l'oro con i loro stivali lenti,
Dove anche i piccoli rovi non cederebbero,
Ma si aggrapparono e si aggrapparono a loro come mani dolorose;
Respirano come alberi non agitati.Finché una raffica fredda elettrizzò la parolina
A cui ogni corpo e la sua anima generano
E stringili per la battaglia. Nessun allarme
Di trombe, senza bandiere alte, senza fretta clamorosa -
Solo un sollevamento e un bagliore di occhi che si affacciavano
Il sole, come un amico con cui è fatto il loro amore.
O più grande brillava quel sorriso contro il sole, -
Più potente della sua di cui hanno respinto la generosità.Quindi presto salirono sulla collina e corsero insieme
Su un tratto aperto di erbe e erica
Esposto. E istantaneamente tutto il cielo bruciò
Con furia contro di loro; e morbide tazze improvvise
Aperto a migliaia per il loro sangue; e le pendici verdi
Chasmed e impregnato allo spazio infinito.Di quelli che corrono in quell'ultimo posto alto
Balzò a colpire proiettili invisibili o salì
Sulla calda esplosione e la furia dell'ondata dell'inferno,
O tuffato e caduto oltre il limite di questo mondo,
Alcuni sostengono che Dio li abbia catturati anche prima che cadessero.Ma cosa dire come dall'orlo dell'esistenza
Avventurato ma drave troppo veloce per affondare.
I pochi che si precipitarono nel corpo per entrare all'inferno,
E là fuori demenziale tutti i suoi demoni e fiamme
Con disumane sovrumane,
Glorie famose da tempo, vergogne immemorabili -
E strisciare lentamente indietro, a poco a poco
Ritrovato aria fresca e pacifica in meraviglia -
Perché non parlano di compagni caduti sotto?