Jacques Brissot

jacques brissotJacques Brissot (1754-1793) era la polena e de facto leader del Girondinista blocco che dominò il governo francese nel 1792-93. Nato a Chartres, Brissot era il tredicesimo figlio di un albergatore ma riuscì comunque a ricevere una buona educazione. L'adolescente Brissot mostrò un certo interesse a diventare avvocato, accettando un impiego presso uno studio legale parigino. In età adulta, tuttavia, Brissot era più interessato alla scrittura, seguendo un percorso precedentemente tracciato da artisti del calibro di Voltaire ed Rousseau. Negli anni ottanta del Settecento Brissot visitò l'Inghilterra, in parte per intraprendere studi sul suo sistema politico e sulle classi sociali. I suoi paragoni scritti, critici nei confronti della Francia e favorevoli alla Gran Bretagna, non furono ben accolti in patria; al suo ritorno fu brevemente imprigionato alla Bastiglia. Nel 1780 Brissot divenne membro fondatore di una società abolizionista che mirava a porre fine alla schiavitù nelle colonie. Nel maggio 1788 fondò un giornale, Le Patriote Francesi, che in seguito servì come organo principale dei Girondini. Eccezionale oratore pubblico, Brissot fu scelto come deputato di entrambi i Assemblea legislativa e la Convenzione nazionale. Il radicalismo dell'agosto 1792 provocò una divisione tra Brissot e i suoi seguaci e i membri del movimento giacobino. Nel 1793 sferrò duri attacchi contro i giacobini, i Comune di Parigi, le sezioni cittadine e i giornalisti radicali, sostenendo che fossero divisivi e anarchici. Brissot fu arrestato nel giugno 1793 e ghigliottinato cinque mesi dopo.


Le informazioni e le risorse in questa pagina sono © Alpha History 2018. Il contenuto di questa pagina non può essere copiato, ripubblicato o ridistribuito senza l'espressa autorizzazione di Alpha History. Per ulteriori informazioni, consultare il nostro Condizioni d'uso.