1536: Paracelso mette in guardia contro l'incollaggio su parti del corpo recise

Paracelso (1493-1541) fu una figura importante ma controversa nella medicina post-medievale. Nato Aureolus von Hohenheim in Svizzera, fu addestrato dal padre medico ma si dilettava anche di chimica, metallurgia e alchimia. Verso la metà degli anni Venti del Cinquecento esercitò la professione a Strasburgo mentre faceva anche ricerche e scriveva.

La filosofia di Paracelsus si è concentrata sulla relazione tra il corpo umano e la materia organica e minerale naturale. Ha anche sottolineato l'importanza dei processi di guarigione naturale, qualcosa di evidente in questo estratto del 1536:

“Il chirurgo deve sapere che la natura non può essere ingannata o modificata. Deve seguire la natura, non è la natura a seguire lui. Se usa rimedi contrari alla natura, rovinerà tutto. Ad esempio, non è possibile sostituire un arto amputato ed è ridicolo tentarlo. A Veriul, una volta ho visto un barbiere chirurgo prendere un orecchio mozzato e riattaccarlo con cemento da muratore. Ricevette grandi lodi e ci furono grida di "Miracolo!" Ma il giorno dopo l'orecchio cadde, perché era minato dal pus. La stessa cosa accade con gli arti se provi a riattaccarli. Dov'è l'onore in un simile inganno?

Fonte: Paracelso, Grosse Wundartznei, 1536. Il contenuto di questa pagina è © Alpha History 2019-23. Il contenuto non può essere ripubblicato senza il nostro esplicito consenso. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la ns Condizioni d'uso or contatta Alpha History.