“… Gesso, carboni, ceneri… oggetti cattivi, di grossolani escrementi di animali e urina mescolati con vino e birra, ossa, zampe di lepre [ancora] rivestite di pelle e fondente; e masticò con i denti piatti di peltro, proiettili di piombo e altri metalli, e poi li inghiottì nella sua gola ".
Secondo altri del villaggio Claudio una volta “mangiò un vitello intero crudo, con la pelle e il pelo, nello spazio di pochi giorni” e successivamente consumando “due candele di sego accese”. Claudio occasionalmente ingoiava animali vivi, in particolare pesci, ma lo fece con riluttanza a seguito di una brutta esperienza:
"[Lui] una volta inghiottì due topi vivi interi, che perquisirono su e giù per il suo stomaco, spesso mordendolo, per un quarto d'ora."
Diversi anni dopo Nesterus chiese informazioni su Claudio, per scoprire se era ancora vivo e mangiava ancora ogni sorta di cose. La risposta fu sì per entrambi, però i denti di Claudio erano “ormai smussati, quindi lo faceva meno frequentemente”.
Fonti: Daniel Sennert, Hypnomnemata Phyiscae, 1636; Samuel Collins, Un sistema di anatomia, 1685. Il contenuto di questa pagina è © Alpha History 2019-23. Il contenuto non può essere ripubblicato senza il nostro esplicito consenso. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la ns Condizioni d'uso or contatta Alpha History.